NECK BRIDGE: l'esercizio game changer che stravolge la tua postura spalle-collo avanti
- PosturAle

- 31 ott 2022
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 13 nov 2022

In questo articolo voglio spiegarti nel dettaglio il Neck Bridge, un esercizio posturale che utilizzo con successo nelle mie strategie di miglioramento posturale e di aumento delle performance in palestra.
👉 Se hai una postura chiusa con spalle e collo in avanti, e hai difficoltà ad allenarti con i pesi o a corpo libero, l’esercizio che ti sto per mostrare non potrà più mancare dalla tua routine di allenamento.
Continuando a leggere scoprirai:
→ I benefici che induce sulla postura.
→ I benefici che induce sulle performance in palestra.
→ La tecnica di esecuzione e gli errori.
→ Quanto volume eseguire, le progressioni, e come inserirlo in modo coerente in un allenamento.
→ Chi può eseguirlo e chi invece dovrebbe evitarlo.
In fondo alla guida troverai inoltre il link per accedere al video-tutorial sul Neck Bridge.
Il video fa parte di una libreria esclusiva, composta da oltre 100 esercizi di postura e mobilità, solitamente accessibile solo ai miei allievi tramite la loro scheda.
Ogni esercizio che inserisco nei programmi di allenamento è correlato ad un video-tutorial, in modo che gli allievi abbiano sempre un promemoria per mantenere la tecnica al top.
Insomma, un esercizio eseguito con una tecnica corretta vale come 1000 esercizi eseguiti male…
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Detto questo, andiamo al sodo.
BENEFICI SULLA POSTURA
Negli ultimi 7 anni ho testato su me stesso centinaia se non addirittura migliaia di esercizi.
🌊 In mezzo a quest'oceano, il Neck Bridge è stato capace di distinguersi in modo dirompente.
Lo ritengo uno dei pochi esercizi in grado di rinforzare con efficacia la muscolatura “dormiente” della schiena, con alto impatto a livello posturale e funzionale.

I muscoli ‘semispinali’ e ‘spinali’ sono quindi il target.
🤯 Mai sentiti nominare?
Nonostante siano sconosciuti ai più, devi sapere che il loro compito è più che essenziale, e vale la pena dedicare del tempo a rinforzarli.
Di fatto hanno la funzione di estendere gruppi di vertebre del torace e della cervicale.
Inoltre mantengono la colonna eretta ed evitano proprio che la postura si accasci in avanti.
La loro importanza è senza dubbio fondamentale.
Tuttavia, cattive abitudini posturali e motorie inducono questi muscoli a indebolirsi, ad allungarsi e a ridurre il loro tono a riposo.
Il corpo fa in fretta ad adattarsi e non ci pensa due volte!
Le cellule muscolari e i circuiti neuronali provvedono rapidamente ad atrofizzarsi se non vengono utilizzati, con il risultato che una cattiva abitudine può diventare una postura consolidata.
💥 Con questo esercizio darai una sorta di "shock" al tessuto muscolare, stimolandolo a risvegliarsi, riducendone l'inibizione e ripristinandone il "collegamento con il cervello" (dicasi propriocezione, ovvero la coscienza di avere un determinato muscolo e di poter compiere determinati movimenti).
Collo e dorso ti ringrazieranno.
Il livello di dolore si abbasserà per via del maggior sostegno e del minor stress ai tessuti, soprattutto se lavori seduto in ufficio o comunque in una posizione ricurva.
💥 Il Neck Bridge inoltre ha la caratteristica peculiare di dare un feedback immediato.
Mi spiego:
quando lo propongo ai miei allievi, è facile sentire esclamazioni del tipo “sento il collo che sta su da solo” anche solo dopo la prima serie.
Questo accade per via dell’alta specificità dell’esercizio nell’attivare i muscoli target.
Inizialmente è una sensazione passeggera che diminuisce via via dopo aver concluso l’allenamento.
Lo scopo però è rendere questa sensazione permanente eseguendo l’esercizio con rigore e con costanza.
Non serve altro.
BENEFICI SULLE PERFORMANCE IN PALESTRA
Migliorando la postura della colonna toracica-cervicale puoi ottenere di conseguenza svariati miglioramenti in palestra: ⬇️
→ Potrai raggiungere un miglior assetto durante la panca piana, siccome un torace più esteso permette alle scapole di scorrere e di fissarsi meglio.
→ Riuscirai ad attivare meglio le scapole in tutti gli esercizi di spinta e tirata, riducendo così il rischio infortunio alla spalla.
→ Ridurrai la protrazione del collo sotto carico e quindi il rischio infortunio cervicale.
Tutto questo corrisponde alla possibilità di allenarsi con maggior efficacia e costanza.
In parole povere: più risultati.
TECNICA DI ESECUZIONE
L'esecuzione è estremamente semplice, ti servirà solo una sedia o una panca.
D'altronde, i migliori esercizi sono quelli che richiedono meno attrezzatura possibile…
Il primo dettaglio su cui focalizzarti è il supporto del collo: devono essere in appoggio la testa e tutta la cervicale fino alla base.

💫 Piccolo pro tip:
assicurati di premere bene il mento contro il collo.
Questo ti aiuterà ad esprimere forza con la cervicale bassa (C3 a C7) e con la cervicale alta (C1 e C2) come fossero un blocco unico. E’ il miglior assetto per attivare la muscolatura target.

Se la cervicale alta rimane estesa sfavorirai i muscoli che ti interessano. Ne parliamo meglio tra poco nella sezione errori.
Da questa posizione, l’esercizio prevede di sollevare il bacino fino ad avere il busto orizzontale.
Esatto, è lo stesso identico movimento che faresti in un hip thrust.
Il collo deve rimanere stabile fungendo da perno per sollevare il busto.

ERRORI DA EVITARE
⚠️ Un errore da evitare è quello di estendere la testa durante la spinta.
Questo movimento scorretto attiverà eccessivamente i muscoli sub-occipitali, già fortemente rigidi e tesi se hai una postura chiusa.

Tutta la cervicale deve rimanere adesa al supporto, non si accettano compromessi.
Solo in questo modo attiveremo correttamente gli estensori profondi!
⚠️ Un altro errore, che può sembrare ovvio ma non lo è affatto, è saltare il riscaldamento.
Data la delicatezza della zona che vogliamo allenare, non possiamo permetterci di passare da 0 a 100 senza preparare i tessuti allo sforzo.
In questo senso ti suggerisco di eseguire:
circonduzioni x 30” in un senso + 30” nell’altro senso.
pre-attivazione chin to neck x 30”.
pre-attivazione estensori profondi con fascia x 15”.
QUANTE SERIE, QUANTE RIPETIZIONI E QUANDO ESEGUIRLO
Possiamo eseguire l’esercizio con due modalità:
Ripetizioni lunghe
Isometria
► Con il sistema delle ripetizioni “lunghe” farai 3-4 serie da 6-8 ripetizioni, rimanendo fermo in contrazione per 2-5 secondi.
Ti consiglio di partire da un 3x6 fermo 2” se senti l’esercizio molto intenso, e di arrivare ad un 4x8 fermo 5” con il passare delle settimane.
Progredisci prima sulle ripetizioni, poi sulla durata delle tenute, e infine sulle serie.
► Volendo si può eseguire anche in isometria.
In questo caso farai sempre 3-4 serie partendo da 15-20 secondi di tenuta, fino ad arrivare a mantenere la posizione per 45-60 secondi.
► Come frequenza è meglio non andare oltre le 3 volte a settimana, meglio partire da 2.
► Una progressione di difficoltà può essere quella di appoggiare solo metà collo sul supporto, o addirittura posizionare una zavorra sul bacino.
► Se ti alleni in palestra, è sicuramente meglio inserirlo a fine allenamento.
Eseguirlo ad inizio allenamento significherebbe stancare questi importanti muscoli stabilizzatori/posturali avendo di fronte ancora tutta la seduta…
…e potresti sperimentare cali di performance negli esercizi di spinta e tirata, che oltre all’attivazione scapolare richiedono anche l’estensione toracica (proprio il movimento eseguito dagli estensori profondi), nonché nello squat (il peso del bilanciere spinge il torace a piegarsi, gli estensori profondi si oppongono).
CHI PUÒ ESEGUIRLO E CHI DOVREBBE FARE ATTENZIONE
Il Neck Bridge è un esercizio che va maneggiato con cautela.
Può risolvere in fretta i problemi posturali, ma può anche accentuare le tensioni e i dolori già esistenti.
Ogni persona infatti ha la propria storia e le proprie caratteristiche corporee, che andrebbero valutate attentamente.
Per questo non esiste l’esercizio magico che funziona per tutti…
⚠️ Ti consiglio di evitarlo se rientri in una di queste casistiche:
→ Se hai una cifosi molto marcata e non riesci ad appiattire la cervicale sul supporto.
→ Se presenti forte tensione e dolore cervicale anche a riposo.
→ Se hai sintomi importanti come cefalee tensive, dolore irradiato al collo o alla spalla, dolore di tipo nervoso (formicolii, perdita di sensibilità e forza) irradiato al braccio fino alla mano.
→ Se hai subìto traumi cervicali.
→ Se hai serie patologie a carico della colonna.
✅ Invece puoi eseguirlo con una certa tranquillità se:
→ Hai una postura spalle e collo in avanti ma senza dolore, o con dolore che insorge solo dopo molte ore passate seduto.
→ Hai la sensazione di avere collo e spalle “pesanti” e di volerti scrocchiare continuamente la schiena.
→ Hai provato diversi fisioterapisti e osteopati ma i trattamenti passivi non ti hanno dato risultati.
→ Hai difficoltà ad attivare le scapole in palestra, e sei insicuro nei movimenti di spinta e tirata.
Esperienza personale:
la prima notte dopo aver provato il Neck Bridge potresti avere difficoltà a ritrovare la tua posizione abituale nel letto, o potresti sentire il cuscino “diverso”...
ciò accade perché l’impatto posturale di questo esercizio è molto forte, e gli equilibri cambiano repentinamente.
Se dovesse capitare anche a te, non preoccuparti e non farti venire un attacco di panico.
Dopo la prima volta non succede più ;)
CONCLUSIONI CON BONUS
Dopo aver esaminato a fondo ogni dettaglio del Neck Bridge, è ora di metterlo in pratica.
Ma non prima di aver visto il video-tutorial esclusivo di cui ti parlavo all'inizio!
E per concludere, alcune domande importanti:
► Hai un problematica posturale che influisce sul tuo allenamento o sulla tua qualità di vita?
► Vorresti allenarti con un programma mirato che ti permetta di migliorare massa e forza e contemporaneamente postura e mobilità?
► Vorresti riconquistare il completo controllo del tuo corpo e sbloccare il 100% delle sue potenzialità?
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Insieme valuteremo la tua situazione riguardo postura, rigidità, dolore e allenamento, e cercheremo di capire se i percorsi di Coaching che offro fanno al caso tuo.
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Io ti auguro un buon allenamento e non vedo l’ora di averti tra i miei allievi.
A presto.







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